Stesa, cosce a ranocchia, sur
lettino,
er medico, ch’è novo, fruga
là.
E alla fine, mentre è ancora
chino,
“Signò, ma è tutta chiusa!
Come fa?”
Impertinente questo
dottorino!
Senza nissun rispetto pe
l’età.
“ Qua nun c’entra nemmanco ‘n
bastoncino:
er Pap cor cottonfioc!” Verginità?
Me viè da ride, poro
giovanotto,
ma nun resisto a tojeme lo sfizzio:
risponno pe le rime e quinni sfotto
“Ce devo scrive ch’è fori
servizzio?
C’è la crisi e, quanno che ‘n
prodotto
nun venne più, se chiude
l’esercizzio”.
4 commenti:
Lo spirito è immortale1
Degno dei due grandi poeti romaneschi.
Complimenti ed anche se in ritardo: auguri!!!!!
D'Art
Lo spirito è immortale!
Degno dei due grandi poeti romaneschi.
Complimenti ed anche se in ritardo: auguri!!!!!
D'Art
Splendido.
Stefano
Passo da OzblogOz e leggo due dei tuoi componimenti, avevo dimenticato la tua bravura, doxa!!
Ho scoperto così il tuo blog, "buon sangue" di magnifica ironia non mente!!
Sei sempre brava e acuta, brava.
fiorderica
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