Senz’artro vero e ce ne vantamo:
semo poeti, artisti, fantasiosi.
Sempre li mejo in tutto quer che famo,
esportiamo de tutto, anche i mafiosi.
Ma ciò che più ce serve da richiamo
è che ner letto semo vigorosi
e nisuna cià fatto mai un recramo
perché semo, ner doppo, generosi.
Noi ciavemo la fila che ciaspetta
p’er privileggio de la compagnia.
Er nostro capo, nun è barzelletta,
se ne fa otto senza tirchieria.
Questo ce dà la fama e l’etichetta
d’avecce storia, arte e archeologgia.
01 ottobre, 2011
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3 commenti:
applausi per gloria :)
Ma com'è che mi sono perso questo blog pasquinario? Sul sonetto non dico null,a che è come al solito pungente e perfetto. Ti faccio invece i complimenti per il blog e i suoi contenuti.
Bellissimo :-))
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