04 novembre, 2009

Er crocefisso

Nun è che se proibbisce: s’arimove.
Nisuno cià da avello sempre fisso,
è ‘n simbolo cristiano che commove
perché ar dunque è n’omo crocifisso.

Li regazzini a scola nun li smove
a crede mejo perché sta lì infisso.
Ar monno ce so tante fedi artrove
che sur muro sarebbero un subbisso.

Quinni, si nun sò scole de li preti,
ma statali: pe tutti, sarvognuno,
nun mettemo sta croce a la parete.

Mettemoce, me pare più opportuno,
er nostro Presidente. E poi vedrete
che nun protesterà propio nisuno

4 commenti:

Marco Boccaccio ha detto...

attenzione: il primo verso ha una sillaba in più: errore di copista?

gigi ha detto...

al diavolo il romanesco puro! non riesco a intervenire e a togliere la V da proibisce! Aiuto!!

cacioman ha detto...

Ora ce la dovresti fare: sei amministratore !
Ma quando lo fai un sonetto sulle meraviglie dell'informatica ?

Marco Boccaccio ha detto...

l'ho tolta io. e ho aggiunto una b. ho fatto male?