19 gennaio, 2012

L’AMICIZZIA

L’amicizzia è ‘na pianta delicata,
ce vò più federtà che ne l’amore.
Quanno è tradita more pugnalata,
li funerali sò senza clamore.

Tutto passa, perzino ‘na mazzata:
aresti frastornata. Ma er dolore
der vortafaccia no. Meravijata
te chiedi dove sia stato l’erore.

Chi è senza corpa lanci er primo sasso,
e io me sento come lapidata,
anche si, rassegnata, taccio e incasso.

Nun vojo fà la vittima sdegnata
o applicà a l’ex amichi er contrappasso.
Mejo sola che male accompagnata.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'amicizia è anche litigarella...

paolap

F. S. ha detto...

- Sarà anche vero, ma quando l'amicizia mostra le guance di qualcuno che se le fa baciare, e poi le porta in giro per farsi ammirare, e poi... e se poi muore?
- Non così presto.